Qualche riflessione sul variegato mondo delle linee guida in tempo di pandemia

A. Poggi

Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale nell’Università di Torino, annamaria.poggi@unito.it

La definizione delle linee guida risulta assai complicata tanto tale dizione si è diffusa e con i significati più disparati in ambiti assai lontani e apparentemente non collegati della vita sociale ed economica. Anche su questo terreno è come se la pandemia avesse “esploso” un fenomeno che già da qualche anno si osservava, rendendolo di più difficile collocazione nel sistema giuridico/ normativo. In particolare, nella c.d. detta seconda fase della pandemia grazie alle linee guida sono stati fatti taluni “esperimenti” che, se giustificati dalla peculiare situazione di emergenza, dovrebbero ora essere collocati in una dimensione di sistema, al fine di evitare ulteriori “fughe” dalle fonti e dalle loro forme.

The definition of the guidelines is very complicated, so much has this term spread and with the most disparate meanings in very distant and apparently unrelated areas of social and economic life. Also on this ground it is as if the pandemic had “exploded” a phenomenon that had already been observed for some years, making it more difficult to place in the legal / regulatory system. In particular, in the so-called said second phase of the pandemic, thanks to the guidelines, certain “experiments” have been carried out which, if justified by the peculiar emergency situation, should now be placed in a system dimension, in order to avoid further “escapes” from sources and their forms.

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