Lo sconfinamento della Corte costituzionale: dal caso limite della rinuncia a trattamenti salva-vita alla eccezionale non punibilità del suicidio medicalmente assistito

Andrea Nicolussi

Professore ordinario di Diritto privato nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

La sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019 ammette un’eccezione circoscritta al divieto penale di assistenza medica al suicidio che sbreccia, sia pure in misura limitata, la distinzione tra lasciare morire accompagnando la persona e uccidere, che rappresentava il punto di equilibrio dalla legge 219/2017. La Corte, infatti, sconfina dal caso limite della rinuncia a trattamenti salvavita per creare un’isola di non punibilità penale in casi di persone sottoposte a trattamenti salvavita che preferiscano la somministrazione di un farmaco letale alla sedazione palliativa profonda. La
nota quindi esamina le implicazioni della sentenza n. 242/2019 sulla relazione medico paziente, con particolare riguardo ai riflessi riguardanti la deontologia tutelata dalla legge 219/2017 e invece non considerata dalla Corte costituzionale. Infine, viene dato rilievo al ripensamento della Corte
costituzionale sulla dignità umana che inopinatamente e in diversi punti nell’ordinanza precedente n. 207 del 2018 era stata soggettivizzata.

The author comments on the sentence of the Constitutional Court n. 242 of 2019 which provided for a circumscribed exception to the criminal prohibition of medical assistance for suicide. First of all, the fact is noted that the distinction between letting die accompanying the person and killing, which represented the balance point by the law 219/2017, is broken even though exceptionally by the court’s decision. The assessment of the Court, in fact, borders on the extreme case of withdrawal of life-saving treatments to create an island of non-criminal punishment in cases of persons subjected
to life-saving treatments who prefer the administration of a lethal drug to deep palliative sedation.
The author then examines implications of the judgement on the patient doctor relationship. In particular, emphasis is placed on the reflexes concerning medical ethics protected by law 219/2017 and instead not considered by the Constitutional Court. Finally, the re-thinking of the Constitutional Court on human dignity is noted, which unexpectedly in the previous order n. 207 of 2018 had been subjectivized in several places.

Scarica il PDF