La sperimentazione animale e i metodi alternativi: dalla normativa alla giurisprudenza comparata Italia-Cina

Alessia Indelicato

Il presente scritto intende indagare l’evoluzione della sperimentazione animale non solo e non più sotto il profilo nazionale, ma volgendo lo sguardo alle direttive europee che hanno influenzato l’assetto normativo interno. Il suddetto studio appare presupposto necessario per addivenire all’analisi della concreta applicazione della disciplina da parte della giurisprudenza amministrativa che recentemente si è pronunciata in materia di sperimentazione animale, dapprima il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) con ordinanza n. 07130/2019 e successivamente il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sezione terza) ordinanza n. 230/2020. L’osservazione della normativa e della giurisprudenza italiana consente un raffronto con altre realt  come quella cinese. Tale comparazione mette in luce il discrimen che vi è fra i due Stati, ma prima ancora permette di prendere posizione in una materia oggetto ancora oggi di fermento e dibattito.

The present paper aims to examine the evolution of the animal experimentation not only and no longer nationally, but turning his gaze to european directives that have influenced the internal regulatory framework. This study appears to be a necessary precondition for an analysis of the practical application of the rules by the administrative jurisprudence which has recently spoken of animal experimentation, before the regional administrative court for the Lazio (third section) with ordinance n. 07130/2019 and after the court of state (third section) with ordinance n. 230/2020. The observation of the italian legislation and jurisprudence allows a comparison with other realities such as the Chinese one. This comparison shows the differences between countries, but before that, it allows to take a position in a subject still subject to ferment and debate.

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