La redistribuzione nel territorio dei punti vendita del gioco d’azzardo: note a margine delle sentenze del Consiglio di stato nn. 1618 e 8298 del 2019

Giulio Marotta

[Consiglio di Stato, sent. 11 marzo 2019, n. 1618, est. Lageder; sent. 4 dicembre 2019, n. 8298, est. Di Matteo]

Nel corso degli anni sono state sperimentate, ai diversi livelli istituzionali, numerose misure per contrastare la crescita nel nostro Paese dei disturbi da gioco d’azzardo, che hanno dato luogo ad un notevole contenzioso promosso dagli operatori del settore. Nell’ambito degli interventi per contenere l’offerta da gioco, hanno assunto un significativo rilievo i provvedimenti tesi alla riduzione del numero degli esercizi dove si pratica il gioco d’azzardo e alla loro redistribuzione nel territorio, al fine di rendere più difficile l’accesso al gioco e proteggere le categorie maggiormente vulnerabili.
Un importante contributo alla definizione del quadro normativo è stato fornito dalla Corte costituzionale e dai giudici amministrativi. Il presente lavoro analizza in particolare l’evoluzione della giurisprudenza, che offre significativi spunti per un’equilibrata interpretazione dei poteri dei differenti soggetti istituzionali nel contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Over the years, numerous measures have been put in place, across multiple institutional levels, in order to contrast the rapid growth of disorders and pathologies associated with gambling in Italy. Such measures have caused the emergence of a considerable body of litigation, undertaken by the operators in the gambling sector. In the effort to contain the availability of gambling, procedures aimed at the reduction of the number of gambling establishments and their territorial distribution have assumed a significant role to limit the ease of access to gambling and protect the most vulnerable categories. In the present state of ambiguity of the current regulatory framework, a considerable contribution has been provided by the Constitutional court and the administrative courts. This paper aims to analyze the development of the relevant case law, which offers significant considerations for a balanced interpretation of the power of the various institutional subjects to contrast pathological gambling.

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