La mobilità interregionale in ambito sanitario e la prospettiva del regionalismo differenziato: ostacolo o presidio per la tutela del diritto fondamentale alla salute?

Claudia Bianca Ceffa

Assegnista di ricerca in Istituzioni di diritto pubblico nell’Università degli Studi di Pavia.

Il contributo intende indagare la natura ambivalente della mobilità sanitaria interregionale, intesa quale strumento funzionale all’inveramento del diritto alla salute ma, allo stesso tempo, anche significativa manifestazione dell’ancora insoddisfacente livello di tutela assicurato a tale diritto fondamentale all’interno del contesto nazionale, quanto meno in alcuni settori. Sulla base di tale inquadramento, l’articolo si propone, altresì, di indagare come le due riscontrate dimensioni della mobilità sanitaria potrebbero essere aggravate o valorizzate laddove calate in un contesto carat-terizzato dall’attuazione dell’autonomia differenziata ex art. 116, comma 3, Cost., il cui dibattito è recentemente ripreso a seguito dell’insediamento del nuovo Governo nell’autunno 2022.

The paper intends to investigate the ambivalent nature of inter-regional health mobility, understood as a functional tool for the realisation of the right to health but, at the same time, also as a significant manifestation of the still unsatisfactory level of protection ensured to this fundamental right within the national context, at least in some sectors. On the basis of this framework, the article also proposes to investigate how the two dimensions of health mobility could be aggravated or enhanced when placed in a context characterised by the implementation of differentiated autonomy pursuant to Article 116, paragraph 3, of the Constitution, the debate on which has recently resumed following the beginning of the new government in the autumn 2022.

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