Il paradigma One Health nell’ordinamento internazionale: un’analisi critica di origini, protagonisti, strumenti normativi

Agostina Latino

Professoressa aggregata-Ricercatrice confermata a tempo indeterminato di Diritto internazionale nell’Università di Camerino.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, riuniti nel c.d. Tripartite +, hanno accolto con favore la nuova definizione operativa di One Health sviluppata dal loro gruppo consultivo, il One Health High Level Expert Panel, i cui membri rappresentano un’ampia gamma di discipline scientifiche e aree politiche rilevanti per la subiecta materia. L’obiettivo di questo articolo è di offrire una ricostruzione diacronica del concetto di One Health alla luce sia degli attori istituzionali internazionali, ovvero i quattro Enti del Tripartite +, che ne sono i fautori, sia della panoplia degli strumenti volti alla sua attuazione. L’analisi si concentra de iure condito sulla natura giuridica tanto delle Organizzazioni internazionali, quanto degli atti che esse adottano, concludendo con alcuni spunti di riflessione e suggestioni de iure condendo.

The World Health Organization, the Food and Agriculture Organization of the United Nations, the World Organization for Animal Health, and the United Nations Environment Program, brought to-gether in the so-called Tripartite +, have welcomed the new operational definition of One Health developed by their advisory group, the One Health High Level Expert Panel, whose members represent a wide range of scientific disciplines and policy areas relevant to the subiecta materia. The objective of this article is to offer a diachronic reconstruction of the One Health concept in light of both the international institutional actors, namely the four Tripartite + entities, that are its proponents and the panoply of instruments aimed at its implementation. The analysis focuses de iure condito on the legal nature of both the International Organizations and the acts they adopt, concluding with some insights and suggestions de iure condendo.

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