Il dirigente pubblico (sanitario) e il principio della retribuzione onnicomprensiva: la valutazione del lavoro oltre l’orario “normale”

Mattia Gasparro

Avvocato nel foro di Roma, avv.mattiagasparro@gmail.com.

La decisione annotata si focalizza sulla possibilità che il lavoro svolto da un dirigente medico all’interno delle apposite Commissioni mediche, predisposte dall’INPS, venga riconosciuto come lavoro straordinario, in quanto eccedente le 38 ore settimanali previste dal CCNL Sanità Area Dirigenza 2002-2005. In particolare, la Suprema Corte, ragionando sull’istituto del lavoro straordinario nel pubblico impiego, arriva ad affermare il principio secondo cui, stante l’onnicomprensività retributiva, di cui al D.lgs. n. 165 del 2001, art. 24, comma 3, alcuna ulteriore remunerazione, a carico del datore di lavoro, a titolo di compenso per lavoro straordinario, può essere erogata nei confronti del dirigente pubblico che riceve incarichi che possano impegnarlo anche oltre l’orario “normale” stabilito dalla contrattazione collettiva.

The annotated decision focused about the possibility to identify a Doctor Manager’s overtime work, realized in appropriate medical fees by INPS, because it’s been beyond 38 weekly-hours, as expected by CCNL Manager Area 2002-2005. In particular, the Supreme Court, reasoning about the institute of extraordinary work in public employment, affirmed that, in according to all-encompassing salary, expected by D.lgs. n. 165 del 2001, art. 24, comma 3, the Maganer must not give an overtime work salary, tough the public manage receive tasks who can occupy him beyond the Collective Agreement ordinary weekly-hours.

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