Dal mancato rispetto delle politiche europee per la qualità dell’aria ai diritti delle generazioni future: come conciliare salute, economia e ambiente?

L. Busatta

Dottoressa di ricerca in Studi giuridici comparati ed europei, Università di Trento e Docente a contratto, Università di Padova; lucia.busatta@unitn.it.

[Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Grande Sezione, sentenza del 10 novembre 2020, Commissione v. Italia, C-644/18]

Il contributo offre alcuni spunti di riflessione a margine della sentenza C-644/18, Commissione v. Italia, 10 novembre 2020. La pronuncia ha origine nell’ambito di un procedimento di infrazione a carico dell’Italia per il mancato rispetto, perpetuato nel tempo, dei valori soglia indicati nella direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria. Gli argomenti utilizzati dalla difesa italiana offrono alcuni interessanti spunti, sia sulle implicazioni delle politiche ambientali europee, sia sulla necessità di bilanciare gli investimenti necessari con le esigenze socio-economiche dello Stato. L’attuale contesto pandemico e i programmi per la ripresa attualmente in fase di definizione consentono infine di aprire alcune considerazioni sui diritti delle generazioni future.

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